«In questa legislatura non giocheremo una partita di rimessa, stavolta giocheremo d’attacco», ha detto l’on. Pagano esprimendo l’intenzione dell’intergruppo parlamentare “Vita, Famiglia e Libertà”, che stasera vedrà la prima riunione della diciottesima legislatura.
Il Parlamento eletto a marzo è «un contesto favorevole, c’è un clima interessante».
Insieme a Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day, ne hanno dato annuncio in una conferenza stampa a Palazzo Madama i leghisti Simone Pillon e Alessandro Pagano, i forzisti Maurizio Gasparri e Lucio Malan, diversi esponenti di Fratelli d’Italia e il senatore Quagliariello di Idea.
Sono i parlamentari che credono «alla famiglia come definita dall’articolo 29 della Costituzione, la vita, e l’educazione in capo in primis ai genitori. Temi delicatissimi, passaggi discussi in una società sempre più pluriculturale – dice Gandolfini – e per questo pensiamo ci sia necessità di mettere alcuni punti fissi», confidando sul fatto che «ci accompagnerà la ‘grazia’».
Nella scorsa legislatura, spiega Quagliariello, «il gruppo parlamentare intorno a Gandolfini ha svolto azione di resistenza e di testimonianza. Per chi crede ci sia un’emergenza antropologica, la scorsa è stata una legislatura orribile, nella quale è passata con la fiducia la legge sulle unioni civili che implicava anche la stepchild adoption, e una cattiva legge sul testamento biologico con conclusioni eutanasiche. Oggi siamo in un altro contesto, in una situazione nella quale a livello di maggioranza di governo ci sono molte più contraddizioni, e all’interno di esse si deve scavare. E poi serve un’azione che non si limiti solo alle aule parlamentari. Agendo con provvedimenti parlamentari e agendo nella società per frenare gli effetti perversi dei provvedimenti della scorsa legisaltura, forse è possibile recuperare un po’ del terreno che si è perso, spostare un po’ più indietro il confine».
Secondo Gasparri «in questa legislatura c’è un contesto più favorevole, un clima interessante, anche se tante cose purtroppo si sono già fatte».
Pagano ricorda «che le battaglie non sono soltanto parlamentari: sono anche culturali. Non sono battaglie di qualche retrogrado medievale ma battaglie di civiltà. C’è un popolo italiano che si è risvegliato dal torpore voluto dalla massoneria internazionale, possiamo essere promotori di un grande cambiamento umano, culturale e politico».
Uno dei primi obiettivi, dice Malan, è quello di richiamare all’ordine e alla legalità i sindaci che riconoscono le coppie omogenitoriali. In merito, Gandolfini annunia che «stiamo organizzando un intergruppo anche a livello di amministratori locali, sindaci, presidenti di regione, consiglieri».
Hanno già aderito oltre 100 parlamentari: soprattutto di Lega, Fdi e Fi, ma anche dei Cinque Stelle e uno del Pd.
Redazione